"Contro il giorno"
Su Retroguardia 2.0 e su La poesia e lo spirito il mio commento all'ultima opera di Thomas Pynchon tradotta in Italia: "Contro il giorno"
Appunti di lettura, spunti di riflessione, con in mente le parole di Dante.
Su Retroguardia 2.0 e su La poesia e lo spirito il mio commento all'ultima opera di Thomas Pynchon tradotta in Italia: "Contro il giorno"
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11/30/2009 02:39:00 PM
Vista l'uscita della traduzione italiana di "Against the day" [Contro il giorno, Rizzoli] ho realizzato un blog che permette a chiunque stia leggendo il libro di condividere impressioni, note, commenti. Ho suddiviso il libro in capitoli e creato un post per ogni capitolo. Basta commentare il capitolo interessato.
Per ora è in corso la lettura di Contro il Giorno.
Siete tutti invitati a leggere, commentare e condividere.
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6/29/2009 10:36:00 AM
Etichette: gruppo di lettura, Pynchon
Da oggi è attivo sul blog una nuova piattaforma che permetterà ai visitatori del sito di commentare in modo più agevole e veloce come se stessero scrivendo su un forum con tutti i vantaggi del caso (notifiche via mail, essere sempre aggiornato su dibattiti inerenti un post ecc ecc)
Per saperne di più : http://intensedebate.com/ oppure commenta i post.
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4/29/2009 09:39:00 AM
"Dieci milioni di morti e almeno il doppio di feriti erano uno shock più che sufficiente. [...] Questi dieci milioni di morti consideriamoli pure una cifra enorme, una formula chimica, una ragione storica. Però, santo Dio, non l'Orrore Indicibile, il prodigio improvviso che ghermisce un mondo ignaro. Ne siamo tutti testimoni. Non c'è stata nessuna innovazione, nessuna particolare violazione dell'ordine di natura, nessuna sospensione dei soliti prìncipi. Se la gente comune è stata colta di sorpresa, la Grande Tragedia è la sua cecità, e non la guerra in sè." (V. - pag. 547)Le motivazioni delle guerre sono quasi sempre le stesse: la terra, il potere, la supremazia, l'avidità eppure ci sconcertiamo perchè puntualmente non crediamo l'uomo capace di tanto. Non ci rendiamo conto che quelle stesse forze ci guidano nelle nostre sopraffazioni quotidiane.
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4/21/2009 08:00:00 PM
Etichette: guerra, postmodernismo, Pynchon
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3/15/2009 05:15:00 PM
Etichette: postmodernismo, Pynchon
La figlia che lo sbalza dalla tanto sognata pastorale americana e lo proietta in tutto ciò che è la sua antitesi e il suo nemico, nel furore, nella violenza e nella disperazione della contropastorale: nell'innata rabbia cieca dell'America (pag. 98)Seymour rappresenta l'America, con tutte le sue assurdità ed ipocrisie. Il suo è il desiderio di far parte del Sogno americano, di avere una vita felice o che appaia tale ma la tragedia della figlia lo metterà di fronte alla sua esistenza, ai suoi errori, alle sue azioni che sembrano mosse solo dal desiderio di seguire ciò che la gente si aspetta da lui.
Volevi Miss America? Beh l'hai avuta, altroché: è tua figlia! Volevi essere un vero campione americano, un vero marine americano, un vero magnate americano con una bella pupattola cristiana appesa al braccio? Volevi appartenere come tutti gli altri agli Stati Uniti D'America? Beh, ora gli appartieni, ragazzone, grazie a tua figlia. Ce l'hai nel culo adesso la realtà di questo paese. Con l'aiuto di tua figlia sei nella merda fino dove è possibile sprofondarci, vera merda, fantastica merda americana. L'America pazza furiosa! In preda a furore omicida! (pag. 295)
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2/25/2009 11:00:00 AM
Etichette: conformismo, noia, Philip Roth, scandalo, Terrorismo
"Prese la faccia tra le mani, guardandolo fisso. Cos'aveva significato quel gesto la prima volta, la prima volta che una creatura pensante aveva guardato negli occhi, in profondità, un'altra creatura? C'erano volute centinaia di migliaia di anni perchè questo accadesse, o era stata la prima cosa che avevano fatto, gli esseri umani, un'esperienza trascendente, la cosa che li aveva resi superiori, che li aveva resi moderni, lo sguardo che dimostra la solitudine della nostra anima?" (pag.70)Cosa significa guardarsi negli occhi? Alzare lo sguardo da terra, guardare nel luogo più oscuro, dove la luce entra ed acceca ogni possibilità di vedere oltre.
Pubblicato da Linker alle 1/12/2009 08:30:00 PM 6 commenti
Etichette: Bergman, conformismo, consumismo, DeLillo, incomprensione, Kubrick, rapporto di coppia, Schnitzler, social network, solitudine